|
Il
primo confronto Illary schiaccia Trump L’opinione
pubblica statunitense e quella italiana sono convinte che Illary abbia
stravinto il confronto con Trump per distacco. Più competente, più preparata,
con il miglior profilo istituzionale per guidare l’amministrazione della Casa
Bianca. E’ quello che speriamo. Da parte sua, Trump ha dimostrato di saper
combattere e passare all’offensiva, misurando meglio quei suoi atteggiamenti
esagitati che tanto disorientamento hanno creato persino nel mondo
repubblicano, al punto di aver perso il sostegno della famiglia Bush e di
altri importanti personalità del Gop. Trump è stato colpito ed affondato
sulle accuse di evasione fiscale. Lì il tycoon ha perso tutta la sua
sicurezza smargiassa e sarebbe davvero clamoroso che l’America si affidasse
domani ad un sospetto, se non dichiarato, evasore, anche considerando
l’ingenza del suo patrimonio personale. L’aspetto però più sorprendente del
confronto è l’immagine dell’America come di un paese che affronta una
gravissima crisi economica e politica, persino superiore a quella che Obama
prometteva di saper riscattare. Tutto il dibattito si è svolto sulla
necessità di far ripartire un grande paese che arranca e di renderlo più
sicuro e forte a fronte della disoccupazione della perdita di competitività
con la Cina e le migliaia di morti registrati nelle sue città a causa delle
armi da fuoco e delle gang che imperversano. Sotto questo profilo è la
Clinton che si è trovata in difficoltà, perché non ha potuto spendere una
sola parola in difesa dell’attuale presidenza democratica. La forza di Trump,
che nei sondaggi è ancora testa a testa nei principali Stati, è data dalla
debolezza di Obama, tanto che Illary non ha reagito quando Trump l’ha
accusata di aver manifestatamente espresso più volte il suo disprezzo verso
il presidente. I dissapori politici fra Obama e Illary sono stati molti, e
l’aver lasciato per tempo la segreteria di Stato potrebbe aiutarla nella
corsa finale. Il partito democratico sotto la guida di Illary vuole dare una
svolta alle politiche perseguite da una leadership che si è smarrita strada
facendo ed offrire un punto di riferimento saldo ad un mondo che sta
vertiginosamente cambiando. Illary ha l’esperienza per tentare questa
impresa, Trump appare semplicemente come un’avventura. Roma, 27
settembre 2016 |
|